Gara del Solco

 Questa gara è la più antica del comprensorio; si svolge ininterrottamente dal XV° secolo. Sembra sia legata ad un'antica leggenda secondo la quale la popolazione del paese fu decimata da una grave pestilenza. Gli abitanti di Rocca di Mezzo fecero voto alla Madonna della Pietà, ove fossero stati liberati di tali flagelli, di tirare per tutta la notte dei solchi dritti.

Da allora, terminati i lavori campestri, i contadini dell' Altipiano delle Rocche si cimentano in una gara che ha luogo durante la notte e che consiste nel tracciare i solchi con un aratro su di una dirittura perfetta. E' importante in questa gara la funzione del caposquadra o "impiffatore" il quale con un filo di piombo deve allineare i punti estremi dei due tratti interrotti da un ostacolo per garantire che il solco proceda dritto dal monte verso il paese.


La gara si svolge nei campi fra il paese e il vado di Pezza. Vince la squadra che traccia il solco più lungo e più dritto, controllato poi dai giudici con un filo a piombo dal campanile della chiesa di S.Maria della Neve.

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Festa del solco

Si lascia il paese quando ogni cosa sta per diventare come le altre, senza colore. Salendo, si canta mentre il monte è ormai una enorme gobba di cammello nel cielo.

Tutto è pronto per la grande notte: lanterne, aratri, mucche e ...vino, per quelli delle "controposte", per quelli che saranno assaliti dal freddo e dal sonno; per quelli che , lontano, saranno una luce di candela. All'improvviso si illumina la chiesa; i piombi baciano la terra, si chiudono gli occhi; è cominciata l'"impiffata". Ora le falde del monte sono tutte un cicaleccio. Le voci sembrano lontane e nel buio e nel silenzio si gonfiano, crescono, diventano paurose; scendono veloci e dritte verso i primi compagni, poi continuano la loro corsa, sempre più giù, verso gli altri.

Ed ecco che le luci si muovono di poco... di un capello... a Nord... a Sud... poi ancora a Nord...

Ora sono immobili, allineate, bellissime: oh quanti sogni, quanti ricordi susciteranno quelle candele!

Gli uomini senza volto sudano nel freddo; la terra, nera, viene in superficie (la luna le da il benvenuto) calda, come se una pioggia di sangue fumante l'avesse bagnata da poco.

Piano, piano, metro per metro si scende verso il paese. E' l'alba. Il monte è solo, ma ai suoi piedi si drizzano lunghi serpenti partoriti in una notte di festa alla montagna.

(Enzo Lucantonio - 1965)

 

Storia della gara del solco

La gara del solco notturno più dritto è assai antica. Come si rileva dagli "Atti Capitolari" della Parrocchia essa risale all'anno 1625 e fu istituita allo scopo di emulare gli agricoltori nel fervore del lavoro dei campi. Infierì in quell'epoca, in tutta l'Italia, quella peste che ben descrisse il Manzoni nel suo famoso romanzo "I Promessi Sposi", che afflisse il contado aquilano senza escludere il nostro paese. Fu allora che gli agricoltori per invocare il patrocinio della Vergine SS.ma della Pietà decisero di offrire alla Madre di Dio un solco in suo onore, prima di emigrare durante l'inverno nelle terre della Maremma.

normal_GaradelSolco04Nel 1926 la manifestazione fu fatta coincidere con la venuta dell'allora Principe di Piemonte, invitato dal Comm. Domenico Di Paola, che giudice unico della competizione, assegnò il premio ex aequo ai solchi, trovandoli tutti ugualmente assai dritti.

Nel 1928 fu abbinata alla riapertura delle scuole elementari per iniziativa del Maestro Giuseppe Benedetti Alfieri, instancabile organizzatore che dedicò tutta la sua dotta passione all'insegnamento ed alla formazione di generazioni che tanto successo ebbero nella vita. L'Avv. Antonio Scoccia tenne un applaudito discorso e la presenza del concittadino Comm. Massimo Del Fante dette lustro e successo alla singolare competizione.

Nel 1952 la festa fu anticipata e solennizzata con quella dell'8 settembre della Fiera della Rocca, seguì un periodo in cui fu svolta alla fine di ottobre per poi tornare a coincidere nuovamente con la data della fiera. Sul finire degli anni '70 la Gara del Solco fu anticipata all'ultima domenica di agosto e successivamente spostata alla prima domenica di settembre.

  La secolare gara del solco entra nel nuovo millennio

La notte tra il 3 e il 4 settembre Rocca di Mezzo ha celebrato la sua più antica e suggestiva manifestazione: la Gara del Solco. Come noto la festanormal_GaradelSolco02 risale a circa quattro secoli fa, e consiste nel tracciare di notte, con gli aratri, dei lunghi solchi dalla base di Monte Rotondo fin sotto al paese, avendo come punto di riferimento una lampada posta al Colle di San Calvario. Si tratta di una delle più originali manifestazioni del folklore abruzzese alla quale partecipano ogni anno diverse squadre che lavorano tutta la notte per aggiudicarsi l'onore di vincere il primo premio che va al solco più dritto. Negli ultimi anni la gara ha subito un calo di partecipazione, per questo motivo la Pro Loco si sta adoperando per riportare la festa al suo antico splendore.

Quest'anno la gara ha visto la partecipazione di quattro squadre che, dopo aver ricevuto la benedizione dal Parroco nel tardo pomeriggio del sabato, normal_DSC_0029hanno trascorso l'intera notte (quella del 2000 una notte particolarmente stellata) a tirare i solchi, giudicati il giorno seguente da un gruppo di tecnici.

 

La Pro Loco ha messo a disposizione di ogni squadra un numero prestabilito di lanterne,normal_GaradelSolco15 fatte costruire precedentemente, con due vetri invece di uno, per consentire anche agli spettatori che restano in paese, di ammirare lo spettacolo delle luci che si allineano nel buio della notte.

 

 

 

Classifiche dal 1960 al 1970

1960 22 / 23 ottobre (3 squadre)1966 8 settembre (4 squadre)

1° premio: Angelosante Gino

2° premio: Marziale Carmine

3° premio: Magnante Carmine

1° premio: Benedetti Ettore (squadra degli emigranti)

2° premio: De Blasis Egidio

3° premio: Ammanniti Ezio

4° premio: Del Giudice Edoardo

1961 28 / 29 ottobre (3 squadre)1967 7 / 8 settembre (5 squadre)

1° premio: D’Eramo Olindo

2° premio: Del Giudice Venturino

3° premio: Marziale Carmine

1° premio: Ammanniti Ugo

2° premio: De Blasis Egidio

3° premio: Scoccia Lino

4° premio: Colaiuda Ennio

5° premio: Del Giudice Edoardo

1962 27 / 28 ottobre (2 squadre)1968 7 / 8 settembre (4 squadre)

1° premio: Buccimazza Benedetto

2° premio: Argentieri Pietro

1° premio ex equo: Eusanio Aniceto Buccimazza Icilio

2° premio: Del Giudice Edoardo

3° premio: Cocciante Giulio

1963 26 / 27 ottobre (2 squadre)1969 7/8 settembre (3 squadre)

1° premio: Buccimazza Pio

2° premio: De Blasis Egidio ed Ernesto

1° premio: Paoloni Pietro

2° premio ex equo: Piccoli Nino

Benedetti Pio

19641970 7 / 8 settembre (2 squadre)
(non esistono fonti scritte di questa edizione)

1° premio: Del Giudice Venturino

2° premio: Ammanniti Ezio

1965 7 / 8 settembre (5 squadre) 

1° premio: Magnante Luigi

2° premio: De Blasis Egidio

3° premio: Scoccia Rocco

4° premio: Scoccia Cesare

5° premio: Marziale Carmine

 

 

Classifiche dal 1960 - 1970
 
1960 22 / 23 ottobre (3 squadre)
1966 8 settembre (4 squadre)

1° premio: Angelosante Gino

2° premio: Marziale Carmine

3° premio: Magnante Carmine

1° premio: Benedetti Ettore (squadra degli emigranti)

2° premio: De Blasis Egidio

3° premio: Ammanniti Ezio

4° premio: Del Giudice Edoardo

1961 28 / 29 ottobre (3 squadre)
1967 7 / 8 settembre (5 squadre)

1° premio: D’Eramo Olindo

2° premio: Del Giudice Venturino

3° premio: Marziale Carmine

1° premio: Ammanniti Ugo

2° premio: De Blasis Egidio

3° premio: Scoccia Lino

4° premio: Colaiuda Ennio

5° premio: Del Giudice Edoardo

1962 27 / 28 ottobre (2 squadre)
1968 7 / 8 settembre (4 squadre)

1° premio: Buccimazza Benedetto

2° premio: Argentieri Pietro

1° premio ex equo: Eusanio Aniceto Buccimazza Icilio

2° premio: Del Giudice Edoardo

3° premio: Cocciante Giulio

1963 26 / 27 ottobre (2 squadre)
1969 7/8 settembre (3 squadre)

1° premio: Buccimazza Pio

2° premio: De Blasis Egidio ed Ernesto

1° premio: Paoloni Pietro

2° premio ex equo: Piccoli Nino

Benedetti Pio

1964
1970 7 / 8 settembre (2 squadre)
(non esistono fonti scritte di questa edizione)

1° premio: Del Giudice Venturino

2° premio: Ammanniti Ezio

1965 7 / 8 settembre (5 squadre)
 

1° premio: Magnante Luigi

2° premio: De Blasis Egidio

3° premio: Scoccia Rocco

4° premio: Scoccia Cesare

5° premio: Marziale Carmine

 
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Gli altri solchi in Italia

La ritualità del solco è presente anche in altre località italiane. A Castel Morrone, situato a meno di dieci Km da Caserta, il solco viene tirato in uno dei primi giorni di settembre. Il solco, che viene tracciato di giorno, si propone come atto offertorio alla Madonna della Misericordia. La modalità che lo regola non ha carattere competitivo e si presenta soltanto come prova di abilità da parte delle squadre partecipanti. Il solco vede impegnati solo gli uomini, mentre alle donne è assegnato il compito di preparare il cibo da consumare durante la giornata di lavoro nei campi. A Valentano, vicino il Lago di Bolsena, la tracciatura avviene alle prime luci dell’alba del 14 agosto. Il solco è’ tributato in onore della Madonna dell’Assunta e viene accompagnato dalla Festa di ringraziamento e di propiziazione del mondo contadino. Ad Annifo, la gara della tiratura del solco avviene durante la Festa dell’8 settembre, durante la celebrazione della Natività di Maria che si celebra presso la La Madonna del Piano. La gara ha specifico carattere agricolo. Le mucche che tirano l’aratro sono ornate con ciambelle e con altri dolci poveri, che vengono poi distribuiti alle persone presenti. Bisogna notare che Rocca di Mezzo è l’unico paese in cui la gara del solco si svolge di notte, regalando a coloro che vi partecipano la possibilità di assaporare colori e profumi della montagna in ore insolite, fino ad ammirare lo spettacolo del giorno che nasce.