Lettera di dimissioni del Presidente della Pro Loco Rocca di Mezzo Sandro Argentieri

Riportiamo di seguito La lettera di dimissioni del Presidente della Pro Loco:

Cinque anni. Cinque anni sono lunghi.
Dipende da quale punto li guardi. Cinque anni di volontariato per il paese che ami profondamente.
Cinque anni a pensare quali possono essere le cose giuste per far fiorire casa tua.
Amo profondamente Rocca Di Mezzo, le sue radici, le sue tradizioni , la sua storia.
E’ stata un’avventura, come fosse una giostra, una montagna russa con tanti giri, tanti sorrisi, tante preoccupazioni, a volte il fiato che manca. Amo profondamente il mio paese, e vi confido che è un po’ mi dispiace lasciare questo ruolo ma chi mi conosce profondamente sa che dico sempre: la Proloco ha una emivita: un ricambio naturale delle cose, naturale perché necessario al ricambio.
Tante situazioni mi hanno insegnato, mi hanno lasciato delle emozioni indelebili che porterò sempre con me, che fanno parte di me e del mio percorso di vita. Sono molto fiero del percorso fatto in questo quinquennio con due direttivi: l’ultimo, in questo anno, necessario per me perché sentivo l’esigenza di avvicinare forze fresche, perché si creasse con i giovani un ricambio.
Non rinnego nulla di questo giro di giostra, di questo percorso bellissimo che mi ha dato tanto e a cui io credo di aver dato tanto.
La Proloco è un mondo complesso quanto bellissimo: non posso non ricordare Guido Beccarini e Liberato Di Sano, le due persone che con amore mi hanno avvicinato a questo mondo da bambino, che hanno seminato in me un germoglio che è diventato questo percorso. Non posso dimenticare le persone che mi hanno avvicinato a questo mondo da adulto Marco morante, con il servizio civile e Gianfranco Del Fante. Non posso dimenticare tutte le persone che hanno collaborato con me, a partire dal direttivo del quadriennio terminato nel 2022 e il direttivo di questo nuovo anno;
Tutte quelle persone che da cittadini , semplici , hanno dato il proprio contributo alla realizzazione di qualcosa, a mio parere, di bellissimo.
In questo quinquennio RoccaInCanto, nata nel 2010 è diventata una manifestazione nazionale a cui sono molto legato come direttore artistico e come, permettetemelo, Fondatore. Ha portato a Rocca Di Mezzo personaggi come Fiordaliso, Grazia Di Michele, Manuela Villa, Adriano Pappalardo, il maestro Adriano Pennino, e molti altri.
La nascita dell’assedio, la rievocazione storica dell’attacco di Braccio Fortebraccio da Montone nata tra le righe con Antonello Magnante e Franco Colarossi, con il preziosissimo aiuto storiografico di Liberato di Di Sano è diventata un punto di riferimento per molti turisti e per i rocchigiani che si sono incuriositi come spettatori e che da attori si sono messi in gioco. Urbi & Torbi, la riscoperta delle vecchie cantine e esercizi commerciali del centro storico è cresciuta esponenzialmente in quattro anni fino a portare a Rocca Di Mezzo, in un weekend di novembre, 3000 persone.
Alla festa del Narciso, tradizione e punto di riferimento di questo borgo montano. Alla gara del solco, per pochi ma sentitissima tradizione ormai giunta alla sua 398 edizione. Alla estate rocchigiana, che fra l mille impegni mi ha dato tante soddisfazioni e qualche colite. allo staff, a Lucy, presenza instancabile e punto di riferimento di Ufficio Turistico da migliaia di presenze. A Federica Benedetti che per quattro anni ha curato grafiche e social della Proloco, ad Antonella Valente giornalista sprint che ha diramato sapientemente centinaia di comunicati stampa. Ad Alfredo Diamanti ed al suo staff, che in qualsiasi situazione non ha mai mancato il colpo.

A Luca Passacantilli, che ha curato ogni dettaglio “TecnoVideo” di queste peripezie.
Alla Croce Rossa, a Giuseppe Marinopiccoli, alla Polizia Locale, ai Carabinieri, al Gruppo Alpini, ai dipendenti Comunali ed a tutte le associazioni che hanno dato collaborazione piena alle manifestazioni svolte.
A Mauro, Sindaco di Rocca di Mezzo, che ha sempre abbracciato forte ogni singola idea e cresciuto indistintamente tutti i progetti anche solo ipotizzati.
Alla mia famiglia, a chi mi ama profondamente ai miei amici che mi hanno supportato e sopportato fra una transenna ed un sorriso.
GRAZIE. Grazie a tutte quelle persone che hanno avuto un pensiero, che hanno supportato questo percorso, che hanno anche solo con un sorriso, dato spirito vitale a questo percorso, a tutti i turisti che hanno amato questo percorso. E come tutti i percorsi, salite e discese, fatto di stress, di stanchezza, di pranzi e cene saltati ma con l’ardore di fare qualcosa di bello.
Pensiamo a quanto di bello abbiamo: tanto, forse troppo per quello che sappiamo apprezzare.
La mia speranza è una sola: che tutto questo non sia un percorso fine a se stesso, ma semplicemente una staffetta.
Passo il testimone, convinto nell’intuizione che i giovani, sicuramente più giovani di me, sappiano rendere splendido questo posto.
Con questo non mi tiro indietro, e lo dico pubblicamente. sarò sempre presente, attento ed attivo a qualsiasi manifestazione dia luce a Rocca Di Mezzo.
Pronto, a chi vorrà riceverlo, a dare un consiglio, un suggerimento non con la superbia di sa, ma semplicemente con il racconto di quali errori non commettere come successo per me, e dai quali io ho imparato molto. È necessario una consecutio e non si può pensare di avere una Pro loco che non abbia un suggeritore agli errori da non commettere.
Con infinito amore verso questo posto meraviglioso

Sandro Argentieri